In Sassonia, antiche usanze e tradizioni incontrano la gioia di vivere, uno spirito pionieristico e inventiva. La regione non è solo il luogo di origine di una serie di ingegnose invenzioni che ancora oggi plasmano le nostre vite. Molte persone conservano anche tradizioni di lunga data fondendole con cura nella vita moderna. Guardate voi stessi e scoprite questa parte speciale dell'anima della Sassonia!
Le suggestive tradizioni della Sassonia
Tradizioni che brillano in Sassonia
L'arte del merletto a Plauen
Nel 19° secolo, le signore della regione del Vogtland svilupparono un amore speciale per l'arte del ricamo e nel 1900, il merletto della piccola città di Plauen vinse persino l'ambito Grand Prix all'Esposizione Universale di Parigi. Da allora si è evoluta un'industria del merletto molto produttiva a Plauen, considerata ancora oggi il cuore dell'industria tedesca del ricamo, molto sviluppata anche grazie all’uso di tecnologie innovative. Nel ricamo tecnico, ad esempio, vengono applicati sensori.
Suggerimento: quando sei a Plauen, visita la "Fabbrica del filo"
Auto di fama mondiale prodotte in Sassonia
La Sassonia ha scritto una parte importante della storia dell'automobile e lo fa ancora oggi. Più di 100 anni fa, August Horch, il pioniere delle moderne auto di lusso, fondò il famoso marchio automobilistico Audi a Zwickau. Una piccola curiosità: il nome dell'azienda è stato ispirato dal cognome "Horch" che in tedesco è una forma del verbo "horchen" (ascoltare) e che, a sua volta, in latino si scrive "Audi". Auto leggendarie come la "Freccia d'Argento", le auto da corsa Grand Prix e la Trabant sono state costruite a Zwickau, dove la produzione automobilistica è ancora oggi molto rilevante. Nella città sassone dal 2019, vengono prodotte le auto I.D. completamente elettriche della casa madre di Audi, Volkswagen, divenendo il centro di eccellenza per la mobilità elettrica.
Suggerimento: esplora l'August Horch Museum di Zwickau con le sue auto uniche e i suoi simulatori di guida!
Scopri la cultura sorba in Sassonia
I Sorbi sono una minoranza etnica di lingua slava, discendenti da tribù slave che vivevano a nord dei Carpazi nell'Europa centrale e orientale. Più di 1.000 anni fa, si stabilirono nell'Alta Lusazia della Sassonia, portando con sé tutta una serie di tradizioni uniche. Non c'è bisogno di conoscere la loro lingua per rimanere incantati dalle feste e dalle usanze sorabe, dai nomi curiosi come "matrimonio degli uccelli", un carnevale chiamato "Zapust" o la famosa cavalcata pasquale a Bautzen. Anche i costumi tradizionali dal design elaborato appartengono alla vita sorba di oggi. Dal 2014, questo è stato incluso nel patrimonio culturale immateriale dell'UNESCO.
Suggerimento: immergiti nel colorato mondo del popolo sorabo al Museo Sorabo di Bautzen!
Il reggiseno nasce in... Sassonia!
Dimenticate il corsetto, è tutta una questione di libertà di movimento! Nel 1899, Christine Hardt iniziò la rivoluzione della biancheria intima a Dresda quando registrò il primo brevetto tedesco di un "corpetto da donna come supporto per il seno". Con il suo modello regolabile fatto di fazzoletti annodati e bretelle, è considerato il precursore del reggiseno moderno, che ha sostituito il corsetto stretto, per la gioia di molte donne.
L’igiene orale scoperta a Dresda
Questa storia parla degli abitanti di Dresda, di due invenzioni rivoluzionarie e di una grande vittoria per l'igiene orale. Nel 1892, il chimico Richard Seifert inventò il collutorio e il suo amico Karl August Lingner iniziò a commercializzare la formula come "Odol". Oltre alla polvere dentale, il collutorio era l'unica opzione per l'igiene orale a quell’epoca. Poco dopo, nel 1907, il farmacista di Dresda Ottomar Heinsius von Mayenburg ebbe un’idea geniale: creò "Chlorodont", il primo dentifricio al mondo. Pubblicizzò con successo la sua invenzione e il nuovo dentifricio finì letteralmente sulla bocca di tutti.
Suggerimento: visita il Museo Tedesco dell'Igiene a Dresda per approfondire tutte le scoperte più interessanti sulla cura personale.
Melitta: il rivoluzionario caffè di Dresda
In passato il caffè veniva preparato a mano con acqua calda, i fondi di caffè si infilavano tra i denti e un retrogusto amarognolo restava in bocca. Meno male che Melitta Benz, nel 1908, trovò la soluzione a questo problema. Usando martello e chiodi, la signora residente a Dresda, forò il fondo di un pentolino di ottone e vi mise sopra la carta assorbente dei suoi figli. Poi posizionò la pentola su una brocca ed è così che nacque il primo filtro per caffè. L'inventiva signora ha poi coniato il termine Filtertüte (sacchetto filtro), fondato la sua azienda Melitta e il resto è storia, come si suol dire...
Suggerimento: visita il museo del caffè di Ebersbach-Neugersdorf con la sua torrefazione, qui puoi assaggiare diverse varietà di oro nero!